Rete Italia APS settore Arte Cultura Sport Spettacolo annuncia la mostra di pittura Uno schiaffo alla vita e presentazione libro Una vita a metà di An Tares

Rete Italia APS settore Arte Cultura Sport Spettacolo annuncia la mostra di pittura Uno schiaffo alla vita e presentazione libro Una vita a metà di An Tares

Domenica 18 febbraio alle ore 11:00 presso il ristorante 9 Castelli a Faedis di Udine si terranno la presentazione del libro “Una Vita a Metà” e l’apertura della mostra di quadri intitolata “Uno schiaffo alla vita” di Monica, in arte An-Tares. Un evento curato dalla coordinatrice artistica Pia Molina

Fabriano, 16 febbraio 2024

Autore: Sergio Sambi

Monica, alias An Tares, fotografa rinomata che a causa di una rara malattia (sindrome del midollo ancorato occulto) che le ha sconvolto la vita con oltre trenta interventi chirurgici, ha deciso di affidare alla pittura la sua battaglia per portare un grido di speranza, un monito alla vita a chi, come lei, ogni giorno combatte per vivere. Ha deciso quindi di narrare la sua vita con i medici, le sue malattie, le rinunce e le difficoltà che incontra ogni giorno, per portare il messaggio che la vita, nonostante tutto, merita essere vissuta e alla quale lei fa un inchino.

La storia di Monica inizia oltre quaranta anni fa con una caduta da bimba che a distanza di tempo l’ha portata a vivere “una vita a metà”, fatta di medici e ospedali, interventi spesso non riusciti e altrettanto spesso, inutili. Una vita spesa a cercare un modo per stare bene, a condurre una vita quasi normale, senza rendersi conto che di normale c’era poco o niente. Dopo aver già subito più di 30 interventi, si aggrava velocemente fino a perdere quasi completamente l’uso delle gambe e da quel momento, per lei, comincia un viaggio, quello della speranza, prima in una clinica di Barcellona, che dopo averle confermato la sindrome di Arnold chiari, le diagnostica la sindrome del filum terminale e le propone un intervento che costa 20 Mila euro. Lei non molla, assieme agli amici di viaggio, apre una raccolta fondi che le permetta di pagarsi le spese, cosa che la sua pensione da poco più di 300 euro non rende possibile e si imbatte nell’unico medico in Italia che applica lo stesso intervento in forma gratuita. Lo specialista le conferma di soffrire della sindrome del midollo ancorato occulto e la sottopone a quest’intervento mini invasivo dal quale lei, due ore più tardi, ne esce vincitrice. Cammina, non sente più quel dolore lancinante alla schiena e decide che è arrivato il momento di raccontarsi. Lei vuole raccontare di avere nel tempo, rinunciato a quasi tutto per la salute, anche alla passione più grande, la fotografia, che in seguito ha sostituito con la pittura, perché lei vuole poter essere indipendente, ma tutto è difficile, le limitazioni sono tante, troppe, e così scrive il suo libro. Un libro che mette a nudo la sua vita con i medici, con le sue malattie, con le rinunce e le difficoltà che incontra ogni giorno, lo fa per portare un messaggio, ripete che la vita nonostante tutto, merita essere vissuta e al quale lei, fa un inchino. Lei si chiama Monica, meglio conosciuta come An Tares, guerriera di 46 anni, che non ha rinunciato e non intende farlo, di portare voce a chi come lei ogni giorno combatte per vivere, un grido di speranza, un monito alla vita.


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