Alluvione Veneto novembre 2010 febbraio 2024 poco è cambiato

Alluvione Veneto novembre 2010 febbraio 2024 poco è cambiato

Rete Italia APS settore Sicurezza del Territorio congiuntamente con il Coordinamento Nazionale Alluvionati e Terremotati Italiani sollecita tutti affinché siano prese le misure idonee alla prevenzione dei danni e alla salvaguardia della vita di persone e animali

Fabriano, 29 febbraio 2024

Autore: Sergio Sambi

La frase “come un fiume in piena” utilizzata dalla esasperata popolazione delle aree colpite dagli eventi calamitosi di mezza Italia, non intendeva indicare il rischio alluvioni bensì la forza e la determinazione di queste genti nel reclamare i propri diritti alla sicurezza e alla prevenzione di questi flagelli. Tanto clamore trova sempre la disponibilità da parte di politici e amministratori pubblici a raccogliere enormi fondi contando sulla leva dell’emozione del momento, peccato che poi solo una minima parte di quelle risorse siano veramente investite in modo da poter garantire il giusto utilizzo a favore di cittadini e imprese.

Manca sempre qualcosa… le vasche di laminazione insufficienti, i fossati mal gestiti o intasati, il rischio frane sottovalutato, il monitoraggio dello stato in essere di edifici sia pubblici che privati e molto altro ancora…

Un arguto politico friulano un giorno disse “non c’è nulla di più definitivo di un buon provvisorio” e su questa onda si prosegue oggi con i rattoppi piuttosto che praticare una concreta opera sicura e definitiva.

Rete Italia APS ha dato vita al “Forum Sicurezza del Territorio” contando sulla partecipazione di tutte le parti coinvolte in questo progetto e nella riunione che il proprio Ufficio di Presidenza avrà con il Direttore Generale della CNS Libertas, Stefano Tacconi, il giorno 1 e 2 marzo a Firenze, saranno poste le basi per la attivazione dei vari Tavoli di Lavoro Regionali, Provinciali e Comunali.

A breve gli aggiornamenti.

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